Passare al fotovoltaico ci conviene a lungo termine: ci permette di produrre l’energia di cui abbiamo bisogno, e non dovremo più pagare un fornitore per averla. Anzi possiamo persino fornire noi stessi dell’energia: se ne produciamo in abbondanza, oltre quella destinata al nostro fabbisogno giornaliero, possiamo cederne una parte a terzi – e guadagnare grazie al nostro impianto. Tuttavia installare i pannelli prevede dei costi che non sono proprio minimi. Se non disponiamo della cifra necessaria niente paura: possiamo richiedere un finanziamento che anticipi per noi la somma, e provvedere a risarcire il creditore con una piccola somma mensile.
Sono molte le banche e le finanziarie che concedono prestiti destinati all’acquisto e all’installazione di un impianto fotovoltaico. Tali prestiti sono molto spesso in convenzione con enti statali o regionali, e hanno lo scopo di incentivare sempre più persone a volgere a un tipo di energia rinnovabile, ecologica ed ecosostenibile.
L’importo massimo erogabile varia a seconda della banca stessa, ma di solito si punta a coprire il 100 % delle spese previste. Anche il piano di rimborso generalmente si può stabilire a tavolino, in modo tale da poter personalizzare al massimo l’offerta.
I finanziamenti in questiono sono perfetti per chi pensa di impiantare i pannelli in casa, ma sono altrettanto validi per le grandi aziende. Queste possono usufruirne senza problemi, e anzi hanno persino delle agevolazioni. Ciò accade perché è importante che tutte le aziende utilizzino fonti di energia rinnovabile!
Con la Banca Intesa – San Paolo possiamo ottenere un’ingente somma, anche se è con la Findomestic che possiamo ottenere il massimo importo in assoluto (circa 300.000 euro). Se vogliamo un piano di rimborso flessibile allora possiamo optare per la banca Unicredit – che prevede tempi di restituzione di 120 mesi. Se ciò che ci preoccupa invece sono i tassi di interesse allora possiamo pensare di richiedere un finanziamento a BNR Energia: questa prevede un TAEG massimo pari al 5 % dell’importo erogato. Meno conveniente il prestito Agos, che prevede un importo erogabile minimo, un TAEG alto (più del 9 %) e un piano di rimborso sconveniente.
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